Artrosi

Che cosa è l'artrosi

L’artrosi è una patologia infiammatoria cronica e progressiva che interessa tipicamente le articolazioni sinoviali. É caratterizzata da degenerazione cartilaginea, dolore articolare, disabilità funzionale e alterazione della qualità di vita. Le articolazioni più comunemente colpite sono ginocchio, anca, caviglia, rachide, spalla e le piccole articolazioni delle mani.

Epidemiologia

Si tratta della forma di artropatia più diffusa nella popolazione mondiale. Definire con precisione i valori di prevalenza e incidenza è molto difficile, poiché i sintomi artrosici (dolore e rigidità articolari) non sempre corrispondono a un quadro radiologico di artrosi. Dati recenti della letteratura affermano che circa il 13% delle donne e il 10% degli uomini intorno ai 60 anni di età hanno sintomi correlabili alla malattia artrosica, in particolare quella di ginocchio. La popolazione affetta aumenta tipicamente con l’età, e il tasso di incidenza aumenta quando sono presenti determinati fattori di rischio quali l’obesità e il sovraccarico funzionale. Inoltre le donne con età superiore ai 55 anni tendono ad avere forme più severe di patologia, soprattutto a livello del ginocchio, rispetto agli uomini di ugual età.

Classificazioni

Diverse possono essere le classificazioni della patologia artrosica, in base all’eziopatogenesi, alle sedi di sviluppo, al quadro radiologico. Per quanto concerne l’eziopatogenesi, distinguiamo l’artrosi in: primitiva (in assenza di eventi anamnestici particolari o malattie concomitanti) e secondaria (in presenza di una causa specifica come traumi, dimorfismi articolari e deviazioni assiali, patologie cartilaginee focali, infezioni, tumori). 

In base alla sede possiamo distinguere una patologia localizzata (mani ginocchio, anca ecc.), o diffusa (piccole e grandi articolazioni con possibile associazione del rachide).

Fattori di rischio

Essendo una patologia con eziologia multifattoriale, si possono individuare diversi fattori di rischio quali: fattori genetici (si stima che per alcune forme artrosiche, come la rizoartrosi, la gonartrosi e la coxartrosi, l’ereditabilità vada dal 40 al 60%, sebbene la maggior parte dei geni coinvolti non siano conosciuti), fattori costituzionali (età, sesso femminile, obesità, livello di densità ossea), fattori biomeccanici (danno articolare, overuse occupazionale, riduzione della forza muscolare, lassità articolare, alterato allineamento articolare). Molti fattori di rischio inoltre si possono classificare come reversibili (obesità, debolezza muscolare) o evitabili (overuse occupazionale, traumi ricreazionali). Quest’ultima classificazione può avere importanti implicazioni nella prevenzione primaria e secondaria della patologia. L’importanza di tali fattori di rischio varia in base alla sede articolare (es. una riduzione della massa ossea è un fattore di rischio maggiore per la gonartrosi e la coxartrosi).

Diagnosi

Per una corretta diagnosi è assolutamente necessaria una visita medica specialistica. La diagnosi della patologia artrosica si basa sui sintomi clinici e sull’esame radiografico. I sintomi includono: il dolore che peggiora al movimento; la rigidità articolare, spesso mattutina, con durata generalmente meno di 30 minuti; la tumefazione articolare, per la presenza degli osteofiti; la limitazione articolare, dovuta al dolore e alla rigidità. All’esame radiografico è possibile individuare diverse manifestazioni quali: riduzione della rima articolare, addensamento dell’osso sub-condrale, presenza di osteofiti e geodi, segni di osteoporosi. È possibile applicare questi criteri in ciascuna sede articolare: nel caso dell’artrosi di ginocchio, per esempio, esiste una classificazione diagnostica specifica di quelle che sono le caratteristiche radiologiche appena menzionate, la scala di Kellgren-Lawrence, che divide l’artrosi di ginocchio in 5 gradi.

Per approfondire l'argomento

Per approfondire l’argomento leggi il relativo capitolo sul libro “Le Linee guida, buone pratiche ed evidenze scientifiche in Medicina Fisica e Riabilitativa – Primo Volume”.

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